lunedì 27 giugno 2011

Dark Horizon - "Dark Light's Shades"

Titolo: Dark Light's Shades
Autore: Dark Horizon
Genere: AOR
Anno: 2004
Etichetta: Underground Symphony Records
Voto: 7
Sito internet: http://www.darkhorizon.eu/



Esaltato dal bellissimo “Angel Secret Masquerade” che mi sono gustato nel freddo inverno 2010 (e recensito su queste pagine poco tempo fa), ho deciso di acquistare il precedente lavoro dei Dark Horizon, tale “Dark Light's Shades”, che quando uscì nel 2004 (sempre per la Underground Symphony”) fu ben accolto dalla stampa di settore.
E a ben ragione devo dire, perché anche questo cd è un concentrato di bella musica.
Percorrendo la carriera di un gruppo a ritroso, a volte è inevitabile giudicare il disco precedente “leggermente inferiore” rispetto al successivo, in questo caso per il semplice e unico motivo che “Angel Secret Masquerade” è il completamento di un percorso musicale, il raggiungimento della perfezione stilistica e dunque la realizzazione di un piccolo capolavoro.
Questo cd infatti presenta tutte le caratteristiche tipiche della musica proposta dei piacentini: vasta conoscenza musicale, potenza, melodia, impegno e passione spinti ad alti livelli.
Le melodie risultano subito vincenti, i brani sono facilmente assimilabili e forse l’unica pecca è l’eccessiva ripetitività dei ritornelli (ad esempio in “Painted In Blood” e “Victims Of Changes”).
A metà cd arriva la bellissima ”Dragon’s Rising”, un concentrato di prog/rock, melodia e assoli sempre ispirati e mai inseriti a caso.
Con la successiva “The Spell You’re Under, Hannibal The Carthaginian” ci si addentra in territori più power, mentre “The Oath” è un ottimo brano prog con atmosfere più epiche.
“The Glory” e “The Weeping” mostrano il lato più ruvido dei Dark Horizon, anche se all’interno dei brani ci sono inserti strumentali che smorzano la tensione e creano momenti d’atmosfera molto belli e interessanti. Sono forse i migliori passaggi in cui i singoli musicisti esprimono al massimo la propria vena creativa.
La chiusura è affidata a “Flying In The Wind”, una bellissima ballad per violino e chitarra acustica che ha come unica colpa l'assomigliare troppo a “Forever” degli Stratovarius.
In sostanza dunque un bel disco, con dei brani che mancano però di di quella marcia in più che sarà ingranata nel disco successivo e che permetterà di gridare al capolavoro.

Tracklist:

1) 1793
2) Painted In Blood
3) Victim Of Changes
4) Master Of The Bright Sea
5) Dragon’s Rising
6) The Spell You’re Under Hannibal, The Carthaginian
7) The Oath
8) The Glory
9) The Weeping
10) Flying In The Wind

Lineup

ROBERTO QUASSOLO: Vocals
DANIELE MANDELLI: Electric and Acoustic Guitars
ALESSANDRO BATTINI: Piano, Keyboards and Backing Vocals
DAVIDE MARINO: Bass and Backing Vocals
LUCA CAPELLI: Drums and Backing Vocals

domenica 12 giugno 2011

No Gravity - "Worlds In Collision"

Titolo: Worlds In Collision
Autore: No Gravity
Genere: Progressive Metal
Anno: 2011
Etichetta: Lion Music/Frontiers
Voto: 7,5
Sito internet: www.simonefiorletta.it






















Adoro quei progetti musicali prog/metal tanto in voga nell’ultimo decennio che nascono dalla collaborazione di grandi musicisti provenienti da varie bands, specialmente perchè il più delle volte i risultati sono nettamente superiori alle uscite delle bands di cui i singoli musicisti fanno parte. Forse staccare la spina dai propri impegni per concentrarsi su attività differenti giova alla creatività degli artisti…chi lo sa…
Ad ogni modo, tra i progetti migliori che mi è capitato di ascoltare negli ultimi anni cito sicuramente il secondo disco dei Liquid Tension Experiment, "Age Of Impact" del progetto Explorer’s Club, il primo episodio dei Transatlantic e "The Absolute Man" del progetto Leonardo, usciti quasi tutti verso la fine degli anni ’90.
Questa volta tocca all’Italia (finalmente!) ad essere protagonista, con il progetto No Gravity messo in piedi dal nostranissimo Daniele Fiorletta, talentuoso chitarrista e compositore che ha all’attivo diversi lavori solisti.
Per l’occasione sono stati reclutati importanti musicisti della scena prog metal italiana e internazionale: Davide Perruzza alle chitarre, Andrea De Paoli (Labyrinth) alle tastiere, Andrea Casali al basso e Marco Aiello alla batteria.
Dietro il microfono troviamo invece Michele Luppi (Los Angeles), Andy Kuntz (Vanden Plas), Emiliano Germani (Moonlight Comedy), Fabio Lione (Rhapsody of Fire), Mark Basile (DGM) e Roberto Tiranti (Labyrinth).
Musicalmente "Worlds In Collision" propone un progressive metal piuttosto canonico, tuttavia molto bello e curato sia nella scelta dei suoni che negli arrangiamenti. Inutile cercare a tutti i costi le influenze varie, ormai si sa che certi gruppi hanno fatto scuola e altri ne hanno ereditato gli insegnamenti. L’importante è non cadere nella citazione o nello “scopiazzamento”. Quello che conta insomma è la qualità della musica, che in questo caso tocca livelli davvero eccellenti.
La produzione è ottima e, come accennato poco sopra, i suoni sono molto curati. I brani sono tutti di media/lunga durata e moderatamente complessi, nel senso che c’è un attento dosaggio di cambi di tempo, riff intricati, assoli improvvisati e studiati e prestazioni vocali sempre in sintonia con la musica.
Si parte molto bene con la “dreamtheateriana” “Sailing On Sight”; segue “The Killer”, il brano forse meno ispirato del cd, e poi “I Can’t Dream Anymore”, uno tra i pezzi più belli dell’album, in cui tempi intricati si amalgamano alla perfezione con aperture melodiche d’atmosfera davvero affascinanti. Il brano è impreziosito da assoli di chitarri puliti, melodici e molto ispirati; alternati ad assoli di tastiera anch’essi molto belli in cui Andrea De Paoli diventa vero protagonista.
Da segnalare infine, sempre in questo brano, l’interpretazione di Andy Kuntz, bellissima.
Segue “Voices From The Past”, dove Fabio Lione si libera dal lirismo dei Rhapsody Of Fire per un approccio più moderno aggressivo che ricorda molto quello su “A New Religion” degli Athena, una delle sue performance migliori.
La successiva “Religious Beliefs” è la seconda perla del disco: riff ipnotici, distorsioni moderne e ritmi orientali creano un brano davvero eccezionale, potente e melodico allo stesso tempo, dominato dalla voce di Emiliano Germani.
“I’m Bleeding” è una ballad abbastanza sui generis dove ritroviamo con grande piacere un magnifico Michele Luppi, che come al solito si destreggia senza problemi tra parti soft e acuti improvvisi davvero da brivido.
In “Nowadays” è possibile godere di un’altra bellissima prestazione vocale: questa volta è il turno di uno scatenato Roberto Tiranti che da veramente il meglio di se. Sul finale troviamo “Touchin’ My Enemy”, un brano più d’atmosfera, e la conclusiva “Unexpected Gift”: 10 minuti di progressive metal suonato come si deve: tecnico, melodico, variegato, con l’impiego di suoni particolari e ricercati per creare atmosfere oniriche..
Alla fine del cd non si può fare altro che ripremere play e complimentarsi con Fiorletta e soci per lo splendido lavoro svolto.
Bravi davvero.

Tracklist:

01. Sailing On Sight
02. The Killer
03. Can't Dream Anymore
04. Voices From The Past
05. Religious Beliefs
06. I'm Bleeding
07. Nowadays
08. Touchin' My Enemy
09. Unexpected Gift

Lineup

Simone Fiorletta – Acoustic and Electric Guitars
Davide Perruzza – Electric Guitars
Andrea De Paoli – Keyboards
Andrea Casali – Bass
Marco Aiello – Drums

Michele Luppi – Vocals on Track 6
Andy Kuntz – Vocals on Track 3
Emiliano Germani – Vocals on Tracks 1, 5, 8, 9
Fabio Lione – Vocals on Track 4

mercoledì 8 giugno 2011

Dark Horizon - "Angel Secret Masquerade"

Titolo: Angel Secret Masquerade
Autore: Dark Horizon
Genere: AOR
Anno: 2010
Etichetta: Underground Symphony Records
Voto: 7,5
Sito internet: www.darkhorizon.eu


Classe, eleganza, stile…non ci sono aggettivi migliori per descrivere “Angel Secret Masquerade”, il nuovo bellissimo album dei Dark Horizon.
Attiva dal 1996, questa giovane band piacentina si è imposta subito sul mercato con un hard/aor/heavy di alta qualità, distaccandosi dai canoni dei generi in favore di un approccio di maggior spessore qualitativo attraverso l’uso di barocchismi e soluzioni originali curati nei minimi particolari. E così, dopo l’ottima accoglienza del precedente “Dark Light’s Shades”, spetta al nuovo arrivato il ruolo di “degno successore”, interpretato direi magistralmente.
L’impressione che si ha fin dalle prime note dell’album è quella di trovarsi di fronte a una band matura, composta da musicisti tecnicamente preparati e dal ricco bagaglio musicale, che spazia tra generi anche fuori dal rock.
Tanto per intenderci: i Dark Horizon suonano musica con la M maiuscola, senza perdersi in fronzoli e canzonette, ma neanche esagerando in virtuosismi o divagazioni che spesso rendono i brani poco accessibili. C’è una giusta commistione di tecnica e melodia che garantisce una certa fruibilità.
I suoni sono nitidi e curati, complici anche i lavori presso gli ormai gettonatissimi Finnvox Studio finlandesi; tutto il disco in generale suona fresco e moderno, per un risultato davvero eccellente.
Come marcato all’inizio, è difficile ingabbiare la band in un genere preciso. L’aor di base infatti si tinge qua e la di prog (“Empty Mirrors”, “End Of The Days”), a tratti si indurisce per sfociare nell’hard rock veloce di brani come “Battle Rages On” e “Far Away”, per poi raggiungere alti livelli in brani melodici e ariosi come la ballad “Silently My Life Falls” o la bellissima “The Age Of The Light”, a mio avviso la migliore del lotto.
La prestazione dei singoli musicisti è davvero impeccabile, tuttavia vale la pena segnalare l’ottima prova di Roberto Quassolo, cantante versatile e fortunatamente lontano dalle “sirene” a cui ci siamo assuefatti in questi ultimi anni; e quella di Luca Capelli, batterista estroverso e fantasioso che impreziosisce i brani con virtuosismi mai fini a se stessi.
Con “Angel Secret Masquerade” i Dark Horizon si confermano a pieno titolo come una delle migliori band italiane in campo hard’n’heavy.


Tracklist:

1. Empty Mirror
2. It Takes a Miracle
3. Liar
4. Battle Rages On
5. My Life
6. Silently The Nights Falls
7. Where here The Angels Gone
8. Away
9. The Angel of The Light
10. End of the Days


Lineup

Roberto Quassolo - voce e cori
Daniele Mandelli - chitarra elettrica e acustica
Alessandro Battini - tastiere
Luca Capelli - batteria