giovedì 1 marzo 2012

Rage - "Strings To A Web"

itolo: "Strings To A Web"
Autore: Rage
Genere: Power Metal
Anno: 2012
Etichetta: Nuclear Blast
Voto: 7,5
Sito internet: www.rage-on.de



Con “Strings To A Web” i Rage pubblicano nel 2010 uno dei loro album migliori.
In attesa di ascoltarmi il nuovo “21”, in uscita proprio in questi giorni, mi è venuta voglia di gustare nuovamente questo gioiellino del trio “crucco” capitanato dal simpatico Peavy Wagner.
Anche “Strings To A Web” è frutto della sinergia con la famosa Lingua Mortis Orchestra, una collaborazione che ha sempre portato a ottimi risultati, fin dal grandioso “XIII” del lontano 1998. Ricordo che a quel tempo i Rage furono criticati per questa scelta (che a detta degli esperti avrebbe minato il tipico sound della band) e addirittura su una rivista italiana furono accusati di essere diventati una copia dei Metallica, anche a causa del look alla “black album” (calzoni e magliette nere attillati), che effettivamente sarebbe stato poi ripreso da altre band. Che stronzata! Dei Rage si può dire tutto tranne che sono dei fighetti o dei modaioli. La loro coerenza è pari alla costanza con la quale ogni due anni producono album di qualità superiore alla media, senza ricevere quell’attenzione e quel successo che spesso vengono ingiustamente riservati al primo gruppetto che capita.
Ma non siamo qui per fare polemica, bensì per valutare un bellissimo disco di ottimo heavy metal.
La prima cosa che si avverte è che l’alchimia che si è creata tra Peavy e Victor Smolski è ormai un marchio di fabbrica consolidato. Smolski è sempre più libero di esprimersi a suo piacimento e il songwriting generale è il primo a trarre i benefici da questa influenza, grazie soprattutto all’impiego di soluzioni più raffinate (rispetto ai chitarristi più “metalloni” che hanno militato in passato) che spesso sfociano nel prog. Sia ben chiaro, i riff potenti e malefici in stile Rage ci sono tutti, tuttavia c’è più attenzione alla melodia e all’assolo ragionato.
I primi brani scorrono via con piacere in un mix di potenza e melodia come d’abitudine, è il caso di “The Edge Of Darkness” e “Hunter And Prey”; mentre in “The Beggar’s Last Dime” si avverte quel tocco prog di cui parlavo prima.
Ma la perla del cd (che da sola ne vale l’acquisto) è la suite “Empty Hollow”. Suddiviso in cinque parti, questo brano mette in mostra il lato più intimo e riflessivo dei Rage, dove le parti orchestrali ben si amalgamano a intensi arpeggi di chitarra acustica e malinconici assolo.
In chiusura si ritorna al metal dove si segnala il bellissimo brano “Savior Of The Dead” (dall’interessante incedere prog-blues); e al rock’n’roll con la divertente e tirata “Hellgirl”.
Da segnalare inoltre la strumentale “Through The Ages”, malinconica e toccante quanto basta.
Chiude la partita “Tomorrow Never Comes”, dove Smolski si sbizzarrisce nei suoi assolo a volte un po’ nevrotici. Degna conclusione di un album che, anche grazie alla produzione, sfiora la perfezione.

Tracklist:

1. The Edge Of Darkness
2. Hunter And Prey
3. Into The Light
4. The Beggar´s Last Dime

EMPTY HOLLOW

5.a. Empty Hollow
6.b. Strings To A Web
7.c. Fatal Grace
8.d. Connected
9.e. Empty Hollow (reprise)

10. Saviour Of The Dead
11. Hellgirl
12. Purified
13. Through Ages
14. Tomorrow Never Comes

Line up:

"Peavy" Wagner - vocals, bass
Victor Smolski - guitars, keyboards, cello
André Hilgers - drums
Lingua Mortis Orchestra

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